Bojano è un comune dalle origini molto antiche. La sua fondazione risale all'epoca sannitica ed è legata alla sua origine leggendaria: il bove e la tradizione sannita del Ver Sacrum.
Il paese sorge su una pianura alluvionale ai piedi del Monte La Gallinola, una delle vette del massiccio del Matese che separa il Molise dalla Campania. Bojano è attraversata dal Calderari, il nome che il Biferno prende passando in città, ed è stata per secoli una delle città principali del Molise. Fu capitale dei Sanniti Pentri e la storia di questo popolo è strettamente legata a quella di Bojano: le sanguinose Guerre Sannitiche del IV sec. a.C. coinvolsero direttamente la città, che, a seguito dell'inevitabile conquista romana, divenne un importante municipio.
Dopo la caduta dell'Impero, la città attraversò un periodo di decadenza, ma già ai primordi del cristianesimo rifiorì come sede vescovile. In epoca longobarda divenne capoluogo di contea, mentre con i Normanni e gli Svevi fu sede dei Conti di Molise. A Rodolfo de Moulins si deve l'edificazione dell'antica cattedrale di San Bartolomeo.
La storia millenaria di Bojano, stratificata nelle sue fondamenta, è leggibile tra le sue strade e nei suoi palazzi, dove si possono scorgere elementi lapidei appartenenti all'antica città romana. I palazzi storici di varie epoche testimoniano la ricchezza che il paese ha avuto come sede vescovile.
La città si è sviluppata nella pianura, ma la sua parte più alta è Civita Superiore, un'area urbanizzata già in epoca romana, dove probabilmente sorgeva l'acropoli sannitica. Con il fenomeno dell'incastellamento, il luogo fu nuovamente abitato grazie alla sua posizione dominante e strategica per il controllo del territorio circostante. Qui sorgeva il castello, oggi ridotto a rudere, e il borgo un tempo fortificato. Dal Belvedere si gode di un magnifico e ampio panorama circostante e sulla pianura ai piedi de Matese.