Il territorio fu abitato sin dall'età sannita, come dimostrano i frammenti fittili databili tra il IV e il II secolo a.C., rinvenuti nelle località di San Giovanni, Collalto e Colle Sparanise. In quest'ultima area sono state identificate tracce di strutture cultuali, tra cui spicca il ritrovamento di un'epigrafe del I secolo d.C. che attesta la presenza di un augustales, figura religiosa legata al .
Nei documenti antichi il paese è citato con diverse varianti, alcune delle quali presenti nelle Decime del 1309. Tuttavia, il nome originario di Colle d'Anchise potrebbe essere stato "Corranchisio", come riportato in un documento del 1314.
Durante il Medioevo, con il fenomeno dell'incastellamento, si formò il primo nucleo abitativo attorno a una struttura fortificata, successivamente trasformata in palazzo ducale. Oggi l'edificio è ridotto a rudere, ma sono ancora visibili alcuni tratti delle mura a scarpa e una torre semicircolare.
L'età feudale vide l'alternarsi di numerose famiglie alla guida del feudo, tra cui i Pandone, i Sanframondo, i Mormile e i Tomacelli. Gli ultimi feudatari furono i Di Costanzo, che mantennero il possesso fino al 1806. Un loro stemma è ancora conservato presso l'altare del SS. Sacramento, situato nella navata laterale sinistra della chiesa di Santa Maria degli Angeli.
La chiesa, risalente al XIV secolo, fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1805 e ricostruita in forme neoclassiche. Presenta tre navate e diversi altari, tra cui spicca quello della Madonna del Rosario, riccamente decorato con marmi policromi.
Immerse nel verde dono le cappelle di San Nicola e di Santa Margherita quest'ultima sorge sui resti di un antico tempio sannita, le cui colonne furono riutilizzate all'interno dell'edificio sacro.